Foresta Incognita
Di Bjorn Giordano
Era chiaramente una foresta!
Quella che campeggiava al centro di quella landa remota contrassegnata da nomi di villaggi sperduti, rose dei venti e cartigli era indubitabilmente una foresta!
Nessun nome la definiva sulla mappa a renderla familiare agli uomini e ad evocarne la natura.
Il re guardò accigliato la schiera di attendenti, segretari particolari, consiglieri, economi e semplici curiosi.
Un carnevale di volti pietrificati, incapaci di fornire una risposta adeguata mentre il nervosismo squoteva le più disparate catene di comando puntando inesorabilmente verso il basso.
Fu deciso un aggiornamento per il paio d'ore successivo, il tempo necessario per consultare cartografi, esploratori, spie, viaggiatori e studiosi di svariate discipline. Il tempo necessario per scovare coloro che potessero spiegare come quella foresta potesse esistere ignorata da tutti senza lasciare traccia in nessun resoconto dei possedimenti della corona!
La grande aula si stava di nuovo riempiendo quando il re pose la medesima domanda gravandola della minaccia di punizioni esemplari per una così macroscopica prova di superficialità e incompetenza.
Come un Mar Rosso di vergogna la corte fece ala separandosi davanti ad un Mosè iracondo lasciando un misero
bibliotecario a sostenere lo sguardo del monarca.
Questi nel silenzio più totale, senza scomporsi si fece innanzi, parandosi davanti all'imponente carta topografica spiegata sul tavolo non meno imponente. Egli la fissò silenzioso per un interminabile minuto.
Puntò il dito sui contorni della rappresentazione della misteriosa foresta e sorridendo disse:" È muffa".