San Nicoló Capodimonte
La meccanica dei corpi
non contempla le distanze
ne' ammette le eccezioni.
Io
Te
Marte
Venere
Noi
Voi
Le orbite piú esterne
È tutto uno specchiarsi
su questo fianco di roccia.
Luminosa carne di gigante.
Imponente matassa di mare
gettata contro moli consumati,
a fare argine a mogli e figlie,
alle loro attese silenziose di anni.
Quanti anni!
Nel meriggio gli asfodeli alzano le loro voci,
a saperli ascoltare e i lecci saggiano i venti
in infinito inventario di sapori.
Da questo appiglio di generazioni
forti quanto il Monte
è la silenziosa disciplina della pietra
a tenere la conta delle maree
in un ricamo di lune,
di passi leggeri
e sentori di erbe selvatiche.
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